Esiste la dieta migliore, valida ed efficace per tutti?

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La risposta che dò a questa domanda è sempre negativa…e di seguito motiverò il perché!

In primo luogo ognuno di noi ha i propri ritmi (lavorativi, familiari, sportivi, ecc.), gusti, cultura ed emozioni!!

Un percorso nutrizionale per poter “funzionare” deve essere sostenibile, non particolarmente stressante e di facile applicabilità, altrimenti il fallimento è quasi sicuramente dietro l’angolo anche per chi possiede la più spiccata forza di volontà.

In secondo luogo, ma non in ordine di importanza, da alcune ricerche scientifiche è emerso che in diverse persone con particolari assetti ormonali o con parametri ematici fuori range (glicemia o insulina o trigliceridi..) potrebbe essere più indicata una specifica distribuzione dei macronutrienti durante la giornata.

A cosa mi riferisco?

Sofer e colleghi hanno studiato gli effetti di due differenti diete ipocaloriche: per 6 mesi un gruppo di individui ha consumato una dieta ipocalorica in cui la quota di carboidrati veniva somministrata principalmente a cena (gruppo sperimentale), mentre il gruppo di controllo ha consumato una dieta ipocalorica con la stessa quota di carboidrati ma distribuita durante tutto l’arco della giornata.

Nel corso dello studio sono stati raccolti i dati antropometrici ed ematici e, al termine del progetto, dai dati emersi si è osservata una maggiore perdita di peso nel gruppo sperimentale (che consumava i carboidrati a cena) rispetto al gruppo di controllo. Allo stesso modo, gli individui del gruppo sperimentale, mostravano una maggiore riduzione della circonferenza addominale e della percentuale di massa grassa; si osservava inoltre un aumento del senso di sazietà ed una riduzione della necessità incombente di mangiare.

Dai dati ematici hanno individuato una maggiore riduzione del glucosio a digiuno nel gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo ed un maggior aumento del colesterolo HDL (colesterolo “buono”); si osserva inoltre una riduzione di alcune molecole marker dell’infiammazione (proteina C, interleuchina-6 e TNF-alfa).

Da questo pannello di risultati emerge quindi un notevole miglioramento del quadro metabolico negli individui del gruppo sperimentale rispetto a quelli del gruppo di controllo.

Quindi è meglio non mangiare pasta e pane la sera? Dipende!

Il nostro organismo è meravigliosamente complesso ed ognuno di noi è unico, come sempre la scelta migliore è un piano alimentare personalizzato, cucito su misura.

Bibliografia

Sofer et al. Greater weight loss and hormonal changes after 6 months diet with carbohydrates eaten mostly at dinner. Obesity, October 2011 Volume 19 Number 10